I misteri del blog in profumeria… e di cosa scriverci sopra!
Potrebbe essere il titolo di un’inquietante serie televisiva in onda su SKY Atlantic, invece è molto di più.
Una serie esclusiva di articoli – che non farà di certo breccia nei cuori impavidi degli appassionati di The Walking Dead – ma ti aiuterà a capire come far funzionare al meglio il blog della tua profumeria.
Prima di condurti dentro i misteri del fare blog in profumeria ti racconto un episodio di qualche anno fa, così da introdurti al meglio il motivo di questo articolo (e di quelli che verranno).
Un mio cliente che vende impianti a risparmio energetico (fotovoltaico, luci a led, ecc…) — niente che riguardi il profumo — mi aveva scritto per dirmi che il blog non stava andando bene. Gli costava fatica portarlo avanti e non produceva contatti utili alla vendita.
Come ogni imprenditore che deve mandare avanti la propria attività era sempre carico di impegni e tutte le settimane si doveva pure sobbarcare l’onere di:
trovare una notizia interessante;
scrivere l’articolo;
cercare delle immagini decenti;
impaginare il contenuto;
pubblicare;
infine condividere.
E poi nessuno commentava. Nessuno condivideva. I clienti non chiamavano dopo aver letto un post sul blog. Niente di niente.
Anche le statistiche fornite da Google Analytics confermavano il fatto che nessuno compilava il modulo nella pagina dei contatti arrivando direttamente dal blog.
Insomma, tra le mille cose da fare, la gestione del blog, era un dispendio di energie inutile e troppo costoso visto i risultati che portava. Ovvero zero!
La domanda che ha iniziato a ronzare nella sua testa (e che forse gira ogni tanto anche nella tua) era:”Ma ‘sto benedetto blog, come strumento per intercettare i clienti, funziona o non funziona?”.
Prova a indovinare… quella domanda l’ha rigirata – tempo zero – su di me.
Non essendo, io, un esperto del settore dell’energia mi sono messo a ragionare insieme a lui su come mai, uno strumento da sempre così efficace come il blog, con lui non stava avendo il successo sperato.
Siamo partiti da un’analisi di cosa facevano gli altri nel suo settore e abbiamo navigato in lungo e in largo tra:
i siti della concorrenza (c’era poco o nulla per la verità);
le riviste online di settore;
i forum;
alcune community su Facebook.
Quello che, giorno dopo giorno, veniva fuori dalla ricerca è che le persone interagivano più volentieri con contenuti riguardanti delle problematiche specifiche.
In altre parole, commentavano solo quando si sentivano chiamati in causa. Quando erano i loro problemi i veri protagonisti degli articoli che leggevano.
Prima, della nostra analisi, questo mio cliente pubblicava solamente notizie del tipo:
gli ultimi aggiornamenti della normativa tal dei tale;
le specifiche del nuovo pannello tedesco;
il grafico dei consumi della lampadina economica fatta in Cina;
il resoconto della fiera di settore.
Dopo qualche settimana di ragionamenti fatti insieme, si era convinto a pubblicare contenuti che offrissero soluzioni a problemi reali, che si verificavano normalmente nella sua attività di tutti i giorni.
Ha iniziato a comunicare agli imprenditori (suoi potenziali clienti) anticipando e risolvendo le difficoltà che avrebbero potuto una volta scelto di installare un nuovo impianto.
Non nozioni tecniche o di servizio, ma informazioni che erano rispondevano alle curiosità delle persone.
Esempio: “Come non rimanere fregati dall’incentivo dell’Unione Europea”, “Tutto quello che devi sapere sul Conto Energia prima di chiedere un prestito”, “Scopri cosa le banche possono fare al tuo impianto se salti una rata del mutuo”, “La tremenda storia di un imprenditore rimasto vittima dall’elettricista improvvisato”, ecc…
Nel giro di alcune settimane, come d’incanto – ma noi sapevamo che non era magia – i potenziali clienti hanno iniziato a interagire, a fare domande, a informarsi e naturalmente a chiedere preventivi e consulenze.
Ci sono dei post che hanno letteralmente centinaia di commenti.
Hai mai visto un blog che parla di lampadine con una lista chilometrica di interazioni? Te lo immagini? Ecco, questo mio cliente ci è riuscito.
Perché ti racconto un episodio così lontano dal tuo mercato?
Perché in realtà, nonostante il settore della profumeria abbia delle differenze, sono sicuro che i principi rimangano sempre gli stessi.
Torniamo a noi e ai giorni nostri.
Se sul blog ti concentri a pubblicare solo le ultime novità uscite in profumeria, secondo me commenti un errore ti spiego perché in 2 punti:
Le persone se vogliono conoscere le novità del settore vanno sui siti specializzati che garantiscono una selezione di qualità (come Extrait) oppure che offrono un volume di pubblicazione che copra l’intero panorama indistintamente (tipo Fragrantica, che pubblica anche il profumo di Jennifer Lopez). Dunque le persone hanno già i loro media di riferimento da quel punto di vista. Non ti serve diventare la copia della copia della copia.
Molto spesso – perdonami ma te lo devo dire – i post sono scritti nel modo sbagliato. Elencano banalmente le caratteristiche del prodotto, sembrano dei comunicati stampa rimasticati. Non conducono il lettore in nessun viaggio, non trasmettono emozioni. Sono inutili e a volte addirittura sviliscono il prodotto. Alle persone – come abbiamo già visto – non interessano le caratteristiche del prodotto, tipo la lista delle note, sono invece attratte da come quel prodotto le farà sentire una volta acquistato. Questo succede in tutti i settori.
Se normalmente scrivi o fai scrivere questo genere di materiale (abbastanza sterile) usalo piuttosto per l’e-commerce.
È molto meglio una buona descrizione in una scheda prodotto che un post mediocre.
Inoltre eviterai di farti concorrenza da sola su Google, ma questo è un aspetto che vedremo un’altra volta.
Cosa pubblicare quindi?
La risposta ti sembrerà strana, ma lo sai tu meglio di me.
Quali sono le domande che i tuoi clienti ti pongono in negozio?
Fai una lista delle risposte che recentemente hai dato più di frequente e prendine spunto per scrivere degli articoli.
Le stesse domande che ti fanno in negozio, i clienti le fanno anche sul web attraverso Google.
Nel tuo blog devi scrivere qualcosa che riguardi i tuoi clienti, non i brand che vendi. Risolvi i loro problemi in anticipo, consigliali per il meglio ancora prima che entrino in negozio, evita loro delle fregature (che ne so tipo la crema sbagliata, la fragranza non persistente quando invece la durata è quello che cercavano, ecc…).
Sei molto più brava ed esperta di me nell’individuare questi punti.
Ti consiglio di iniziare a farti percepire come l’esperta di cui fidarsi fin dalle prime righe del blog.
Il blog non è un ANSA delle ultime uscite, ma è invece un potente strumento per comunicare con i tuoi clienti anche quando loro sono fuori dalle mura del negozio.
Ah per inciso il blog del mio cliente, nel 2010, ha fatturato oltre 90.000 euro il primo anno. Ora non sono grandi cifre per quel settore ma sono comunque quasi un 5% sul fatturato annuale. Per essere appena aperto non era male.
Quindi forza e coraggio – metti il cliente al centro dell’attenzione – e dai vita ai post più efficaci che il settore della profumeria abbia mai visto!
Nei prossimi giorni ti mostrerò altre tipologie di articoli che possono funzionare bene oltre ad alcuni suggerimenti per migliorare la resa su Google e la condivisione sui social dei vostri articoli.
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