Hai mai sentito parlare di SEO? È un termine tecnico, che usano gli addetti ai lavori, per definire la pratica di posizionarsi sui motori di ricerca. Letteralmente è l’acronimo di Search Engine Optimization — ottimizzazione per i motori di ricerca.

Qui da noi in Italia quasi la totalità delle ricerche avviene tramite Google, quindi mi sentirai parlare sempre e solo di posizionamento su Google. Gli altri motori non ci interessano, dato che al momento sono inutilizzati.

Proprio a Google ho dedicato questa serie di 3 post che ti permettono di scoprire, quali modifiche apportare al sito della tua profumeria per ottenere il massimo dalle ricerche su Google.

Il meccanismo è semplice: i clienti cercano i prodotti che vendi su Google e se tu sei visibile tra i risultati, ci sono buone possibilità che entrino in contatto con te.

Come detto il meccanismo è semplice, ma se non conosci quali sono le strategie giuste, ottenere risultati può diventare un vero e proprio inferno.

Seguimi in questa avventura e non te ne pentirai, te lo prometto.

Le pagine dei risultati di ricerca

Il primo aspetto che devi comprendere è come appaiono i risultati sulle pagine di Google.

Devi prendere familiarità con gli elementi che Google mostra delle tue pagine.

Devi capire a cosa servono e come Google li utilizza.

E infine devi applicare alcuni accorgimenti per ottenere il massimo dalla tua presenza su quelle pagine.

Andiamo per ordine.

Qui sotto ti allego un’immagine dove puoi vedere un chiaro esempio di una pagina dei risultati per la ricerca “serge lutens” — un noto marchio della profumeria di alta gamma.

Ti ho evidenziato gli elementi principali che il tuo potenziale cliente si trova di fronte, quando esamina i risultati offerti da Google.

I più importanti sono due:
1. Il title
2. La description

Ignorare l’importanza di questi due elementi significa andare incontro all’invisibilità sul motore.

Il title

Il title è un tag che viene utilizzato per mostrare il titolo della pagina. Presta molta attenzione ai title e alla loro lunghezza. Google, infatti, ama spesso modificare il layout delle sue pagine e può decidere di troncare il title se, secondo lui, è troppo lungo.

Il consiglio che ti do è quello di inserire le parole chiave nei primi 60 caratteri del title.

Prendi come esempio sempre l’immagine qui sopra, puoi vedere chiaramente come i primi risultati (tra cui il nostro Extrait.it) hanno all’inizio del title le parole ricercate dal tuo potenziale cliente.

Se, ad esempio, il title della tua pagina è:“Profumeria storica di Roma. Vendita online del marchio Serge Lutens” hai un bel problema. La tua pagina dedicata a Serge Lutens, per quanto ben fatta (e questo è tutto da verificare), faticherà moltissimo a posizionarsi su Google.

Intendiamoci ho preso il caso di Serge Lutens come puro esempio, ma il concetto è applicabile a qualsiasi marchio che vendi.

Riassumendo, ricordati di mettere le parole chiave che ti interessano sempre all’inizio.

Ti lascio un compito da fare, verifica tutti i tuoi title e se non seguono la regola che ti ho appena illustrato, sistemali al più presto possibile.

Se il tuo lavoro non ti sta lasciando un momento libero — e capisco che a volte è così — puoi entrare in Extrait.it e ci occuperemo noi di darti il supporto che ti serve per sistemare il problema.

La description

La description è un breve riassunto di ciò che è contenuto nella pagina; Google lo utilizza per dare un’anteprima al tuo cliente di cosa troverà una volta cliccato sul risultato.

È importante che la description sia coinvolgente, inviti al click il tuo cliente. Ti svelo un segreto — che proprio segreto non è — a Google piace quando i risultati vengono cliccati, perché significa che ha proposto qualcosa di interessante ai suoi utenti.

Nei 155 caratteri che hai a disposizione (lunghezza consigliata per la description) ti devi concentrare nello scrivere un messaggio accattivante e che inviti all’azione.

“Scopri adesso le migliori fragranze di Serge Lutens, dai grandi classici alle ultime novità. Ti aspettiamo”.

Questa potrebbe essere un’idea valida. Considera che prima di pubblicare una description solitamente ci lavoro almeno mezz’ora e provo diverse versioni prima decidere. Qui ti ho offerto solo uno spunto di riflessione.

Pensa alla description come un vero e proprio elemento di relazione con il cliente, parlagli in prima persona come fosse già in negozio. È dimostrato che più un risultato di ricerca viene cliccato più Google lo terrà in buona considerazione.

Se non inserisci la description nelle tue pagine sarà Google a sceglierne una automaticamente per te e ti assicuro che le descrizioni auto generate, da una macchina stupida, sono tutto tranne che coinvolgenti.

Per oggi ti lascio con questi primi due consigli gratuiti. Nel prossimo post ti illustrerò gli errori da evitare se non vuoi far arrabbiare Google a tal punto che ti punisca senza pietà.

Ti indicherò come curare i contenuti del tuo sito e strutturare le pagine interne. Sarà un’altra bella scorpacciata di informazioni utili.

Alla prossima, Alessio